Legionari e centurioni dell’antica città romana di Ferento, in vista della rievocazione storica che i svolgerà il primo week end di giugno (sabato 1 e domenica 2) saranno sabato 25 maggio in piazza del Comune a Viterbo dove sarà allestito un gazebo, per distribuire ai cittadini materiale relativo alla manifestazione. Si tratta di alcuni degli oltre cento figuranti appartenenti a più di dieci associazioni (una proveniente anche dall’estero) che saranno presenti alla rievocazione. L’intero programma del week end di giugno sarà illustrato nel corso della conferenza stampa di lunedì 27 maggio, alle ore 11, a Palazzo dei Priori.
La città di Ferento, prima romana e poi medievale, venne distrutta nel 1172 dai viterbesi, dopo una serie di scontri.
Oggi, dei trenta ettari sui quali si estendeva l’antica città è possibile visitare, grazie al costante impegno dei volontari di Archeotuscia, una parziale, ma significativa area comprendente, oltre il famoso teatro, le antiche terme, il decumano e, di recente, anche la “domus”, dimora composta da ventuno stanze appartenente ad una delle più ricche famiglie ferentane
Ferento ha dato i natali agli avi dell’imperatore Marco Salvio Otone, che ebbe il potere per un breve periodo nel 69 d.C., e a Flavia Domitilla maggiore, seconda moglie dell’imperatore Vespasiano, madre di Tito e Domiziano, anch’essi imperatori della famiglia Flavia.
Campagne di scavo eseguite all’inizio del XX secolo e negli anni successivi, hanno consentito di riportare alla luce straordinari reperti archeologici e impianti risalenti all’epoca romana tra cui il monumentale teatro (luogo di spettacoli estivi da oltre mezzo secolo). Molto materiale, tra cui le statue delle muse che decoravano la scena del teatro, è esposto nelle sale del Museo archeologico nazionale di piazza della Rocca a Viterbo.
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