La provincia di Viterbo ha davvero molto bisogno di essere rappresentata in Europa. Sono necessari per questo motivo eletti autorevoli, capaci di aiutare le amministrazioni locali e le aziende a districarsi nei meandri di una burocrazia complessa da cui dipendono però finanziamenti strategici per lo sviluppo economico, ad esempio per l’agricoltura o le stesse imprese. Ma anche per la scuola e le attività culturali.
Da qui l’esigenza di esprimere un voto utile. Un voto capace, domani, di conferirci un valido punto di riferimento. Un voto verso chi, come Simona Bonafè, avendo più di altri chance di elezione, può rivelarsi davvero importante per la Tuscia.
Insomma, non ha senso disperdere il proprio voto barrando il nome, nel momento in cui si va ad esprimere la propria preferenza, di personaggi locali, senza alcuna possibilità di essere eletti e funzionali peraltro ad improbabili conte interne finalizzate a riaffermare il predominio di questo o quel capo bastone provinciale.
Gli elettori scelgano dunque chi realmente entrerà nel Parlamento di Strasburgo. Non disperdano i loro voti e pensino, quando staranno da soli nell’urna, che questo è il momento buono per dare alla nostra provincia una possibilità di rappresentanza certa e forte.