Per il faraone di Caffeina più di tremila euro dal Comune; per Leonardo da Vinci, invece, neanche un centesimo.
Che cosa c’entra l’autore della Gioconda con Tutankhamon, vi chiedere voi? Niente, ma fare un parallelo tra le due figure storiche è utile per un ragionamento su come Palazzo dei Priori distribuisce i soldi per le iniziative culturali e didattiche.
A sollevare il caso, da un punto di vista generale, era stato il consigliere di Viva Viterbo Giacomo Barelli nel corso di una delle sedute del consiglio comunale sul Bilancio. Barelli aveva presentato un emendamento per chiedere al Comune lo stanziamento di alcune risorse in occasione del 500esimo anniversario della morte del genio fiorentino, che si celebra quest’anno. Un po’ di soldi da destinare alle scuole per portare i ragazzi a visitare qualche museo o uno dei tanti eventi organizzati per questa ricorrenza. Iniziativa lodevole, ma bocciata dalla maggioranza di Palazzo dei Priori per il dispiacere di chi l’ha proposta: “Con pochi soldi avremmo contribuito a far conoscere meglio questa grande figura ai nostri giovani, un’occasione persa”.
Per questo possiamo solo immaginare quanto sia contrariato ora il capogruppo di Viva Viterbo nell’apprendere che il Comune, tra le iniziative prettamente natalizie meritevole di contributi, ha inserito una mostra su Tutankhamon, spendendo soldi che magari potevano essere utilizzati adesso per l’iniziativa da lui proposta su Leonardo da Vinci. E’ così, no?