
Basta con la politica dei partiti. Claudia Nunzi lascia anche Fratelli d’Italia e si ritira a vita privata. Ma più che un addio quello dell’ex enfant prodige della Lega – poi allontanata dalla giunta “per garantire la serena continuità del mandato amministrativo” (proprio lei che, ironia del destino, daspava gente a destra e a manca) – suona come un arrivederci.
E’ stata la Nunzi in persona ad annunciare la decisione in un’intervista pubblicata nei giorni scorsi da un quotidiano on line. In realtà già da qualche settimana dell’ex assessora alla sicurezza urbana si erano perse le tracce. Anche se sui social è sempre stata attivissima. Da quando non frequenta più Palazzo dei Priori la sua figura politica è stata sottoposta anche a una sorta di damnatio memoriae, per cui sembra che non abbia fatto mai parte della giunta. Cancellata, insieme a qualsiasi attività svolta per conto dell’amministrazione. Come quando il sindaco Arena, dopo averle tolto la nomina di assessore, annunciò via stampa un sopralluogo alle ex terme Inps contro degrado e occupanti, il tutto a pochi giorni di distanza dalla perlustrazione svolta in loco dall’ex assessora insieme agli agenti della polizia locale.
Dopo l’addio al Carroccio, la Nunzi era apparsa pubblicamente in un paio di conferenze di FdI, tipo trofeo, e al pranzo del Purgatorio. Al solito sorridente, ma meno convinta. Poi il nulla. Assente anche all’inaugurazione del nuovo comitato elettorale dei meloniani all’inizio del mese di aprile. Un segnale. Altri tempi quando con passo veloce e marziale guidava gli agenti della polizia locale verso San Sisto, la notte di Santa Rosa.
“Ho lottato da sola, ma non ce l’ho fatta. Ho preso qualche mese per decidere cosa fare del mio breve ma intenso impegno politico, indecisa se abbandonare la nave oppure continuare, libera dai partiti. Ho deciso che la seconda opzione è l’unica via possibile per cambiare la mia città, motivo per cui ho messo a disposizione le mie energie e tutta la passione di cui sono capace in questi mesi, motivo per cui ho lasciato Fratelli d’Italia”, ha dichiarato la Nunzi.
“Per dare una scossa a Viterbo – ha aggiunto – l’unico modo è rendersi indipendenti dalle dinamiche romane, che antepongono gli equilibri dei partiti e della coalizione al bene della nostra città”.
E sembra già un secolo fa quando si parlava di guerra ai panni stesi sui fili in centro, di multe a chi fa l’elemosina, di organizzare turni di notte per la polizia municipale senza avvisare il dirigente responsabile. Ma da lei anche un sincero entusiasmo nell’affrontare il nuovo impegno come amministratrice.
Ad maiora.