
Ieri doveva essere il sabato decisivo. La giornata della fumata bianca da far uscire dal conclave del centrodestra per sancire una rinnovata pace da dare in pasto all’opinione pubblica almeno fino agli appuntamenti elettorali di maggio.
Ma ormai il centrodestra viterbese ha talmente superato i limiti del “politicamente corretto” da non preoccuparsi più neanche di salvare la faccia. E così la fumata è stata ancora una volta nera. Addirittura, secondo indiscrezioni, di un nero più intenso di quello dei giorni scorsi. I Fratelli d’Italia, messi alle strette sulla vicenda Nunzi (“…prendetevi il terzo assessorato, metteteci chi via pare, ma l’ex assessora lasciatela stare”), avrebbero buttato sul tavolo la bomba di cui si era sussurrato nei giorni scorsi, ma a cui nessuno credeva davvero: “Rinunciamo a Claudia Nunzi se la Lega rinuncia a Ubertini”.
Il ragionamento è questo: tutti e due fuori perché tutti e due hanno cambiato casacca strada facendo. Via Ubertini che da Fratelli d’Italia è passato alla Lega e via la Nunzi che dalla Lega è passata a Fratelli d’Italia. Detta così, la tesi sembra non fare una piega. Peccato che i Meloni’s boys fanno finta di non sapere che per la Lega la Nunzi va punita non perché si è riciclata in FdI ma perché sarebbe andata a sparlare di Fusco a Roma dal coordinatore regionale del partito. Una questione di principio dunque, anche se a ben vedere, sotto i principi, a Viterbo si nascondono sempre tante altre cose. In ogni caso, la Nunzi è diventata letteralmente incompatibile con il suo partito originario e dunque l’aver accostato il suo nome a quello di Ubertini è sembrata a tutti l’ennesima forzatura dei Fratelli d’Italia, che non si capisce più a che gioco vogliono giocare.
Di fronte a questo scenario, si dice che il sindaco sia letteralmente “imbambolato”, senza nessuna capacità di manovra. Addolorato e ormai quasi rassegnato.