In arrivo a Viterbo da Roma 40mila tonnellate di rifiuti. Lo dicono le previsioni per il 2019 dell’Ama, la società che si occupa dei rifiuti della capitale. Per tutto l’anno sarà un viavai continuo di camion tra la città eterna e la città dei papi. Destinazione: l’impianto di trattamento in località Casale Bussi. E così sarà ancora il capoluogo della Tuscia a pagare lo scontro sulla gestione dell’immondizia tra Regione e Campidoglio.
“Per la terza volta consecutiva – spiega Roma Today – la maxigara per l’esportazione dei rifiuti di Roma (trattati e indifferenziati) è andata deserta, ma il vecchio cda dell’azienda, quello rimosso dalla sindaca Raggi, aveva predisposto degli atti e sottoscritto dei contratti in grado di garantire la copertura di tutti i flussi di rifiuti in uscita dalla Capitale: scarti, fos, cdr/css e rifiuti indifferenziati”. Tra questi accordi viene citato il rinnovo del contratto con Ecologia Viterbo, la società proprietaria dell’impianto sulla Teverina, con un incremento della tariffa del 23,7%.
La previsione di produzione di rifiuti indifferenziati a Roma per il 2019 fatta dagli amministratori uscenti ammonta a 900mila tonnellate. Di queste, come detto, 40.000 destinate al tmb di Casale Bussi.
Un finale quasi scontato. Da una parte infatti c’è la Raggi, da sempre contraria all’idea di realizzare una discarica nella capitale, e dall’altra il governatore Zingaretti, che dopo sette anni non ha ancora presentato un piano regionale di gestione dei rifiuti (solo nei giorni scorsi la giunta ha partorito delle linee guida). Una situazione stigmatizzata dal sindaco Arena nel consiglio straordinario dedicato ai rifiuti, perché tra i due litiganti a farne le spese è sempre Viterbo.
Alla luce di tutto ciò fanno quasi tenerezza le dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi del consigliere regionale Enrico Panunzi sulla questione rifiuti: “Tutti i territori sono uguali e devono essere trattati allo stesso modo”, ha detto l’ex sindaco di Canepina come se parlasse dai banchi dell’opposizione. “A Viterbo – aveva aggiunto – arrivano cento tonnellate al giorno di rifiuti di altri ambiti e da tempo immemore quelli della provincia di Rieti, priva di impianti e di discariche di servizio. Perché questo non si può cambiare?”. Ecco, forse Panunzi dovrebbe chiederlo a Zingaretti.