“Le nostre campagna rischiano di trasformarsi in paesaggi lunari spettrali”:
Anche la Fai Cisl, il sindacato che rappresenta i lavoratori dell’agricoltura, si dice preoccupata per l’invasione di campi fotovoltaici nella Tuscia, allarme lanciato nei giorni scorsi da Coldiretti Viterbo.
“Condividiamo la recente presa di posizione della Coldiretti di Viterbo riguardo l’aggressione al nostro territorio con l’istallazione di impianti fotovoltaici – si legge in una nota inviata ad alcuni organi di stampa -.Il nostro territorio è prettamente dedito all’agricoltura, con un mosaico di prodotti agroalimentari, di assoluta eccellenza. L’agricoltura è un volano di sviluppo straordinario per la Tuscia ed anche una nuova scommessa per i giovani che stanno riscoprendo il valore della terra”.
Prosegue il comunicato: “Destinare superfici produttive agricole di pregio della nostra provincia al fotovoltaico è un atteggiamento scellerato e irresponsabile, che rischia di lasciare senza lavoro migliaia di occupati. Inoltre i diserbanti con i quali vengono trattati i terreni, prima della posa degli impianti fotovoltaici, creano danni permanenti al suolo. Pertanto, ribadiamo che il fotovoltaico industriale nei nostri campi desertifica e uccide il territorio e la biodiversità”.
“Chiediamo alle istituzioni – conclude la nota – un impegno concreto, al fianco dei lavoratori del settore agricolo, contro l’istallazione selvaggia del fotovoltaico, affinché le nostre verdi terre non diventino paesaggi lunari spettrali. Aiutiamo gli agricoltori a produrre buon cibo e buona occupazione, preserviamo il futuro dei nostri figli”.