Ambulatori al posto del pronto soccorso: il Comune di Ronciglione dice no anche al piano B proposto dalla Asl, che prevedeva alcuni correttivi – almeno così si diceva – rispetto alla decisione di smantellare il punto di primo intervento.
Il Consiglio comunale di Ronciglione, riunito in seduta straordinaria il 31 gennaio, ha votato all’unanimità una delibera con la quale si richiede di bloccare fino a fine anno le disposizioni approvate dai vertici della Asl di attivare i Pat in sostituzione dei punti di primo intervento nei presidi sanitari di Ronciglione e Montefiascone.
Sembrava che nei giorni scorsi si fosse arrivati a una mediazione, ma il risultato che ne è conseguito è stato giudicato “non aderente alle necessità del territorio”.
Il Consiglio ha dato mandato al sindaco di avviare congiuntamente alle amministrazioni dei Comuni limitrofi le iniziative verso la Regione atte a far riconoscere il comprensorio coperto dal presidio ospedaliero di Ronciglione come zona disagiata ed implementare conseguentemente i servizi sanitari ad iniziare da quelli di emergenza ed urgenza.
“Scongiurare tale trasformazione e lavorare per il ritorno di un vero e proprio Pronto Soccorso efficiente rappresenta una priorità per il nostro territorio che conta oltre 70000 cittadini – si legge in una nota del consigliere Marcucci -. Non ci rassegniamo a quello che oggi rappresenterebbe un evidente indebolimento dell’assistenza territoriale per i cittadini, che di conseguenza, saranno costretti a riversarsi al Pronto Soccorso di Belcolle, già oggi in affanno nella gestione dei flussi, aggravando così la situazione dei pazienti, costretti a interminabili attese prima di ricevere assistenza”.