Il Tar ferma la Trasversale. E se alcune grida si levano da destra, a sinistra tace: evidentemente, dal momento che ci sono le primarie, è meglio non andare a toccare un nervo tanto scoperto.
Appare in verità chiaro, alla luce di quello che sta accadendo con il mancato completamento di questa opera tanto attesa dai cittadini e dalle imprese, che il nuovo gruppo dirigente della provincia di Viterbo è tornato ad essere succube di Roma con il risultato che la Tuscia rischia di perdere i 470 milioni, stanziati dagli ultimi governi (Renzi-Gentiloni) prima dell’insediamento di Conte, che sicuramente saranno spesi altrove.
Chissà se nella capitale ci sarà più, per la provincia di Viterbo, una congiunzione favorevole come quella costituita da Fioroni-Delrio-Gentiloni, che aveva dato una possibilità concreta al completamento dell’opera… Chissà… Ma una domanda, intanto: i portatori di interessi generali, ovvero il ministero dei trasporti, la Regione, la Provincia e il Comune di Tarquinia, al di là delle chiacchiere, cosa hanno fatto e stanno facendo per opporsi a questo nuovo scippo? Si sono costituiti presso il Tar per difendere la Trasversale? Dove sono i loro legali e le loro memorie difensive? Bene, abbiamo motivo di ritenere che nulla di tutto ciò sia stato fatto, il che vuol dire che, come al solito, si predica bene e si razzola male.
Evidentemente per questi nuovi politici la Trasversale può attendere ed i nostri figli possono continuare pure ad andarsene a lavorare altrove.