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Home » Politica » La disperazione è alle porte della provincia di Viterbo

La disperazione è alle porte della provincia di Viterbo

23 Gennaio 2019

Qualcuno parla di “deportazioni”. Si tratta dei trasferimenti di migranti dal Centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto, a due passi dalla provincia di Viterbo, decisi dal governo Lega-Movimento 5 Stelle nell’ambito del Decreto Sicurezza. Entro la fine del mese 300 dei 500 ospiti della struttura saranno trasferiti altrove a gruppi di venti, trenta persone. Saranno dislocati in varie regioni, ma le località sono state secretate dal ministero dell’interno. Il Centro nel giro di qualche mese sarà chiuso.

Ieri mattina sono partiti i primi tre pullman, con a bordo rispettivamente 30, 30 e 15 ragazzi. Ma molti, per paura di ciò che li aspetta, o anche per non separarsi tra loro, si sarebbero già dati alla fuga. Eccoli, come volevasi dimostrare, gli effetti del Decreto Sicurezza. Gente regolarmente censita diventa clandestina. Il problema, anziché essere risolto, si aggrava. Ma tanto basta a Salvini e a Di Maio per mettere in atto la più grande propaganda che potevano farsi a buon mercato in vista delle europee.

Fonti vicine ai migranti, intercettate da ilfattoquotidiano.it, che lo ha scritto ieri, dicono che sono circa 100 le persone che in queste ultime 48 ore si sono dileguate, “probabilmente facendo leva sui circuiti informali della capitale”. “Quelli che invece sono rimasti – sempre il fattoquotidiano.it, sono a bordo dei bus: salutano i lavoratori della cooperativa Auxilium (che ancora per poco gestisce il Centro, ndr), mandano baci, fanno foto con i telefonini”.

Come detto, è mistero sulle loro destinazioni. Secondo Auxilium, che è una cooperativa cattolica, i migranti dovrebbero finire nei Cas, i centri d’accoglienza straordinaria. Particolarmente critica sarebbe la situazione di 20 di loro, che hanno terminato il percorso di prima accoglienza e avrebbero avuto diritto, prima dell’entrata in vigore del Decreto Sicurezza, alla seconda accoglienza. “Ma la modifica della legge – scrive ancora ilfattoquotidiano.it – li ha catapultati in un limbo, che potrebbe voler dire finire in strada: tre di loro già si sono dileguati e, dicono alcuni, avrebbero passato le prime due notti alla stazione Termini insieme ad altri senzatetto. Nel gruppo dei 20 c’è anche Muna Hadid, una ragazza di 25 anni che sta ultimando il proprio iter amministrativo e che il sindaco di Castelnuovo, Riccardo Travaglini, si è offerto di ospitare a casa sua”.

La stragrande maggioranza dei “deportati” sono richiedenti asilo. Poi ci sono le situazioni particolari, come tante donne sottratte alla tratta della prostituzione. Comunque, quasi tutti devono andare via entro il 31 gennaio, insieme ai 107 lavoratori della cooperativa cattolica che perderanno il lavoro (in 60 sono proprio di Castelnuovo).

Scrive infine il fattoquotidiano.it: “Dietro ai numeri, ci sono però tante storie. E l’immagine più eloquente, ieri mattina, è stata quella di Ansu Cissè, 20 anni, in lacrime sulla spalla del suo allenatore Giuseppe D’Agostino. Il mister è venuto a dare manforte al bomber della Castelnuovese e a un altro richiedente asilo suo compagno di squadra Lamin Sana. Ansu, insieme a un altro ospite del Cara, Buba Iallow, corre anche nella Atletica Vaticana. ‘Stai a diventà più famoso de Ronaldo’, afferma scherzosamente il suo allenatore. ‘E’ molto forte e tutti gli vogliono bene – dice il tecnico –. E’ sprecato per la prima categoria. Ci stiamo muovendo attraverso alcuni osservatori che già questa estate lo avevano contattato. C’è anche una squadra di Serie B. Quest’anno ha fatto 8 gol in prima squadra e 25 in Juniores Regionali, veloce e tecnico allo stesso tempo. Se lo ingaggiano potrà stare tranquillo qualche anno’. Sogni, esattamente come quelli di migliaia campioni in erba sui campi di calcio di tutta Italia”.

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