Mentre da mesi alla Regione le proteste dei lavoratori del Cup contro il nuovo appalto per la gestione del centro prenotazioni da un orecchio entrano e dall’altro escono, sul caso bisogna registrare ora un’importante presa di posizione da parte del consiglio comunale di Viterbo.
Nell’ultima seduta, su sollecitazione di Luisa Ciambella (Partito democratico) e Giulio Marini (Forza Italia), è stato approvato un ordine del giorno che chiede al sindaco di attivarsi presso la direzione generale della Asl per cercare di trovare una soluzione a questa vicenda. Arena ha mandato pieno ora i due principali problemi dei nuovi contratti: la decurtazione degli stipendi – in media un taglio intorno ai trecento euro a persona, il più alto su base regionale – e gli eventuali esuberi.
Una situazione complessa, aggravata anche dal numero di assunzioni registrate negli ultimi due anni, che a tutto lascerebbero pensare tranne che a dinamiche legate alla necessità o al bisogno. E che rischia di ripercuotersi su quei lavoratori (donne, categoria protette e disagiate) per cui il lavoro al Cup rappresenta l’unica forma di sostentamento, per sé e per la propria famiglia.