“Chi viene a cena al Molino? Il sindaco vi invita a tutti, così ci scambiamo gli auguri di buon anno”.
E’ la comunicazione, “fondamentale” per il benessere della città, fatta due volte nel corso del Consiglio comunale di giovedì dal presidente dell’assemblea Stefano Evangelista. Come si vede, solo argomenti di primaria importanza per la città di Viterbo a Palazzo dei Priori, dove comunque – per la cronaca – la cena in questione è saltata a causa delle adesioni: troppo poche. La serata sarebbe stata troppo triste. Adesso tutto rimandato all’anno nuovo, il 10 di gennaio, quando Evangelista, incaricato da Giovanni Arena di raccogliere le adesioni, vuole radunare i commensali in seconda convocazione.
E’ stato un Consiglio comunale alquanto surreale quello di giovedì, dove, come al solito, a farla da padrone è stato il pressappochismo. Da una parte a causa della scarsa capacità dello stesso Evangelista a tenere in mano le redini dell’assemblea, dall’altra per una diffusa tendenza tra i consiglieri di maggioranza a non partecipare al dibattito. Paga pegno dell’inesperienza degli eletti soprattutto la Lega, che non ha nessuno a cui affidare il compito di farsi portavoce delle istanze del partito. All’inizio Fusco & C. puntavano sul giovane Micci, ma col passare del tempo ci si è resi conto che non si tratta di una strada percorribile, motivo per cui adesso il Carroccio appare alquanto in crisi. Se n’è accorto anche Santucci, sempre pronto ad infilzare chi gli capita sotto, molto infastidito nei confronti di Evangelista che non riusciva a togliere la parola all’opposizione.
Il compagno dell’assessora Alessia Mancini ha manifestato tutto il suo malessere quando il Pd, tramite Lusia Ciambella, ha chiesto chiarimenti sui 600 mila euro per l’acquisto dei nuovi bus poiché esiste il sospetto che qualcuno in giunta vorrebbe utilizzare quei soldi per fare altro. “Se avete in mente un qualche blitz – ha tuonato la Ciambella – toglietevelo dalla testa: quei soldi non si possono toccare”. Chissà perché, ma Santucci si è molto innervosito.