Della serie il bue che dice cornuto all’asino.
Il bue (ovviamente per modo dire) è il sindaco di Bassano in Teverina Alessandro Romoli, che, nel corso dell’ultimo Consiglio provinciale, ha tuonato contro il collega di Montefiascone Massimo Paolini e contro il consigliere comunale di Montalto di Castro Fabio Valentini, accusandoli di stare con il piede su due staffe, cioè contemporaneamente a destra e a sinistra a seconda della convenienza del momento e del luogo in cui si trovano.
Il primo Paolini a Montefiascone è infatti a capo di una giunta di centrodestra, mentre in Provincia appoggia il presidente Nocchi. Valentini invece è stato eletto in Provincia con i Moderati e Riformisti, mentre a Montalto di Castro sta in maggioranza con il sindaco Sergio Caci. A far infuriare Romoli è stata la comunicazione della nomina di Valentini a vice presidente.
“L’esperienza di Moderati e Riformisti stampella del Pd è chiusa – ha detto – non esiste più. Non ci sono riferimenti a livello nazionale. Non è più sopportabile politicamente che Paolini e Valentini, nei rispettivi Comuni, facciano capo ad amministrazioni di centrodestra e in provincia siano a supporto del presidente Pietro Nocchi, centrosinistra. Chiederemo ai segretari politici del centrodestra un incontro per dirimere la questione. Vogliamo portare avanti la nostra battaglia politica, non siamo più disposti a tollerare questa situazione”.
Detto da uno che quando il centrosinistra stava al potere (periodo Renzi) ha fatto di tutto per allearcisi è tutto dire. Diciamo che Romoli se tenesse la bocca chiusa farebbe più bella figura.
Tra l’altro, a proposito di bocca chiusa, Romoli, dopo aver criticato duramente l’elezione del presidente della Talete, come giustifica che adesso essa è stata invece ritenuta perfettamente legittima dal sindaco di Viterbo? Come giustifica, lui che ha sparato a palle incatenate contro la riconferma di Parlato, la posizione di Arena? Non ritiene di essere stato smentito da chi, più di lui, detta la linea del centrodestra viterbese?