Siamo un giornale libero, non dipendiamo da nessuno e riconosciamo i meriti a chiunque, quando ci sono: speriamo di contagiare tutti. Dopo le nostre dure critiche alle parole di Astorre, registriamo una presa di posizioni del direttore di Tusciaweb che sottoscriviamo, infatti sui valori fondamentali non si può transigere, senza se e senza ma, e non bastano le scuse dato che le parole dal senatore “fuggite” rispecchiano l’animo profondo dell’ennesimo politicante con sotto il vestito nulla, un uomo che pensa e confonde la politica con il potere, che pensa che la gestione del potere venga prima di tutto. Potere per il potere, il potere che tutto pervade e tutto può acquisire, che può piegare le coscienze, che considera i cittadini più come sudditi che come elettori e che punta più sulla fedeltà che sul merito.
La politica deve riscoprire l’anima, deve riscaldare il cuore, deve rigenerare passione. Va racquistato il coraggio di credere in qualcosa e poi di scegliere qualcuno. Se quella politica evocata da Galeotti l’altra sera fosse stata presente si sarebbe indignata, non avrebbe accettato la banalizzazione di Astorre. Ma si può vendere l’anima per un favore e per un contributo? E’ possibile rinnegare se stessi, dando l’idea che la politica è un mercato in cui ci si vende a chi offre di più?
Vuoto, deserto e incapacità di una proposta politica e di un progetto politico: è questo l’Astorre pensiero. Questo non è il nuovo inizio, non è la riscossa e la rigenerazione del Pd, ma l’agonica gestione del declino gli ultimi giorni di Pompei, lucrando il potere fino a che si può. Dal punto di vista politico la riunione alla Corte delle Terme ha evidenziato un Astorre inadeguato al ruolo, incapace di dare un futuro al Pd del Lazio. Spiace constatare che gli accordi di potere abbiano ammutolito gli alfieri della sinistra viterbese, i vessilliferi delle battaglie per i diritti, da Panunzi a Mazzoli, a Serra, ma si sa, una politica senz’anima porta a questi risultati. E poi ci chiediamo perché i nostri elettori ci abbandonano… certi valori sono sacri per il centrosinistra e non possono essere sostituiti da chi crede che tutto sia in vendita e tutto si compra. A questi signori diciamo no grazie. Gli italiani ed i viterbesi non sono stufi della buona politica, ma di questi politicanti.
Da questo link l’articolo integrale di Tusciaweb: Belushi, Benigni, il buon Astorre e Casapound…