Arsenico: 15 Comuni della Tuscia fuori norma secondo le ultime analisi condotte da Arpa Lazio: Bagnoregio, Caprarola, Castel Sant’Elia, Civitella D’Agliano, Fabrica di Roma, Farnese, Gallese, Monterosi, Nepi, Ronciglione, Villa San Giovanni, Vitorchiano e Sutri, oltre Civita Castellana e Tuscania.
Anche in questo caso impossibile non chiamare in causa la Regione, che da un lato intima ai Comuni che non l’hanno ancora fatto di aderire a Talete e dall’altro non è riuscita, nonostante gli investimenti fatti sui depuratori, a garantire acqua potabile in maniera costante.
Il problema è che la Regione finora non ha mai mosso paglia sull’operato di Talete, società pubblica ma di diritto privato, passata sempre indenne da ogni polemica e protesta sollevate dai cittadini e soprattutto dagli enti locali. La giunta Zingaretti non può continuare a sacrificare sull’altare della politica i servizi che i cittadini pagano cari.