Incontro tra l’assessore alle politiche sociali Alessandra Troncarelli e i sindaci della Tuscia, ieri pomeriggio nella sede della Provincia. Presenti anche il presidente Pietro Nocchi e il consigliere regionale Enrico Panunzi.
“I bisogni dei cittadini – ha detto la Troncarelli – sono al centro della nostra azione. La vicinanza della Regione Lazio ai Comuni è massima, come dimostrato anche dall’istituzione di un ufficio dedicato a quelli più piccoli. Nel campo delle politiche sociali, intendiamo rendere effettiva l’integrazione socio-sanitaria in modo da garantire gli stessi diritti ai cittadini su tutto il territorio regionale. Per farlo, incentiveremo anche la co-progettazione tra gli enti locali e il terzo settore”. “L’obiettivo – ha continuato l’assessore come si legge in un comunicato – è eliminare le discriminazioni che comportano una diversa presa in carico territoriale, garantendo così un accesso alle prestazioni standard e omogeneo per ogni abitante del Lazio. Dopo l’approvazione della legge 11 del 2016, su queste basi abbiamo costruito il Piano sociale regionale”.
Tutto giusto, ma qualcosa non torna. Innanzitutto, a giudicare dalle presenze in sala, la partecipazione all’incontro è stata piuttosto bassa. Come mai – ci si chiede – sono stati invitati solo i sindaci (o i loro rappresentanti in giunta) e non i consiglieri comunali? Possibile che un’iniziativa su un tema tanto importante non venga condivisa con tutti gli attori istituzionali? Dato che la visione che ha dell’integrazione il centrodestra non dovrebbe essere teoricamente simile a quella del centrosinistra, perché all’incontro non sono state ammesse le forze politiche di opposizione nei Comuni dove non governano né il Pd, né i suoi alleati?
Colpisce anche l’assenza della consigliera regionale Silvia Blasi dei Cinque stelle e infatti, a dirla tutta, non s’è mai visto che la Regione discuta un argomento del genere senza coinvolgere un proprio eletto sul territorio. D’accordo che Zingaretti governa con l’appoggio dei grillini, ma da qui a far rappresentare i grillini da Panunzi sembra davvero troppo…