Vittorio Sgarbi verso l’addio a Forza Italia? Così sembra a sentire il discorso pronunciato dal critico d’arte, eletto alla Camera proprio con il partito di Berlusconi, nel corso del convegno a Sutri per l’intitolazione di una via a Giorgio Almirante. “In vista delle elezioni europee ho iniziato un dialogo con Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia. Il percorso di Forza Italia è legato alle vicende biologiche del suo fondatore, che io guardo con grande simpatia. Ma inevitabilmente, chiunque sarà il suo successore, Forza Italia è destinata ad avviarsi a una fase calante. Forza Italia non ha un’identità politica precisa, è un partito nato in fase di emergenza democratica, quella di tangentopoli, e poi ha attraversato complesse vicende di governo. Faccio fatica a vedere un giovane che oggi possa identificarsi con questo partito”.
Il critico d’arte ha quindi elogiato Fratelli d’Italia “Rappresenta l’unica novità dopo la straordinaria avanzata dalla Lega. Ho proposto a Giorgia di allargare il campo, per cui un partito innalzi in parlamento la cultura e la bellezza italiana che è l’unico valore importante e reale che abbiamo. Oggi non c’è nessun partito che indichi come primato la cultura per rappresentare i valori e il pensiero. Non si dà politica senza pensiero. Bisogna invece tornare a Gramsci, a Croce, ai grandi pensatori, è l’unico modo questo per ripartire con una politica che dia indicazioni a chi vorrà aderirvi”.
Poi una stoccata al Partito democratico: “Gli stessi del Pd invece di pensare a Renzi o Martina, risalissero a Gramsci, alle personalità di pensiero che quel partito ha avuto nella sua storia, non perdessero tempo in personaggi che servono solo per tampinare un’assenza di idee”.