“Non avendo ricevuto risposta dalla dirigente, ho detto: vabbè faccio un foglio”. Un po’ impacciata, Claudia Nunzi ha risposto così durante l’ultima seduta del consiglio comunale in cui si è parlato del caso dei servizi di controllo notturni che l’assessora alla sicurezza voleva organizzare in città. Un piano messo in atto scavalcando nei fatti il ruolo della dirigente, Mara Ciambella, l’unica autorizzata a firmare questo tipo di atti.
“Quello di organizzare i servizi notturni – ha spiegato la Nunzi ammettendo in parte le proprie colpe – è stato semplicemente un gesto anche sbagliato che ho fatto io nei modi per coinvolgere i vigili. L’iniziativa mi è stata sollevata da alcuni vigili, sei unità, che si sarebbero resi disponibili per eventuali turni notturni. Io prima di prendere ogni decisione, ho avvertito la dirigente che era al comando, con me c’era anche un vice comandante, spiegando che una delegazione dei vigili aveva fatto questa proposta e chiedendole se lei era disponibile o meno nel farlo. Non avendo ricevuto risposta da lei, ho detto: vabbè faccio un foglio. Non era però un ordine di servizio. I vigili potevano dare la loro eventuale adesione all’iniziativa. Così è stato, dieci vigili si sono resi disponibili”.
La Nunzi ha chiarito poi come intendeva organizzare quelle che l’opposizione ha già ribattezzato come ronde notturne: “Il servizio notturno non è una cosa che viene fatta tutte le sere, ma sarebbe una volta al mese, una serata a campione. Giusto per far vedere che c’è un eventuale controllo nella città. Una serata che viene stabilita durante il mese, è assolutamente a sorpresa”.
L’assessora infine è tornata anche sulla vicenda del daspo contro una donna trovata ubriaca la sera del 4 settembre in via Cairoli: “Io come la dirigente ho saputo quello che era successo il giorno dopo, il 5 settembre. Per quanto riguarda la mancata convocazione della dirigente stessa in commissione, non sta a me rispondere, non so perché non sia stata convocata”.