Ha del surreale il comunicato che Umberto Fusco ha diramato ieri pomeriggio per cercare di giustificare ciò che giustificabile non è. Il senatore si arrampica sugli specchi. Lo fa quando parla di un miliardo di euro a disposizione di tutti Comuni d’Italia: non dice infatti che quei soldi – avanzi di amministrazione – vengono sì sbloccati (cioè possono essere spesi), ma nelle casse degli enti locali già esistono. Altra cosa sono invece i fondi per i bandi delle periferie: si tratta in questo caso di soldi aggiuntivi che sarebbero dovuti arrivare ex novo ai 120 Comuni (tra cui Viterbo) che si sono aggiudicati i bandi.
Non solo. Fusco, nel comunicato, aggiunge che l’emendamento è stato votato anche dalle opposizioni, oltre che dalla Lega e dai 5 Stelle, ma si dimentica di specificare che il Pd ha espresso tutta la propria contrarietà al riguardo, non potendo mai e poi mai avallare l’affossamento di una sua precisa scelta di politica economica. Il segretario Martina non a caso è andato su tutte le furie. Per opposizioni, dunque, Fusco dovrebbe intendere Forza Italia e Fratelli d’Italia, ma questo è un altro ragionamento, dal momento che i due partiti in questione erano all’opposizione anche nella precedente legislatura.
Infine, una chicca. Sono stati finanziati, dice Fusco, i primi 24 progetti, Viterbo è arrivato dopo il 90° posto, come dire: non è colpa del governo se non si è piazzato più in alto. Non specifica però, il senatore, che quei 24 progetti sono quelli delle aree metropolitane, non dei Comuni come Viterbo. E comunque fa finta di non sapere che per il precedente governo l’ordine di arrivo non aveva alcun significato dato che i Comuni finanziati erano stati 120. Oltretutto, dimentica di dire che Viterbo era stato il primo con cui Gentiloni aveva firmato la convenzione (novembre 2017), a dimostrazione di una precisa volontà politica, che al momento da parte del nuovo governo non c’è neanche lontanamente.
Chissà se tutti questi ragionamenti saranno esplicitati anche da certa stampa di regime, una in particolare, che non ha mai perso l’occasione per sollevare polemiche inutili e pretestuose, arrivando, contro la realtà dei fatti, a dire che durante la precedente legislatura Viterbo non era rappresentata. Questa è gente che produce fake news ed inquina i pozzi, dunque farebbe meglio a tacere per il bene della città e della categoria a cui si fregia di appartenere.