Da una parte, durante l’amministrazione Michelini, il centrodestra prese posizione per far restare in Consiglio comunale Chicco Moltoni, condannato per danno erariale. Dall’altra, oggi, lo stesso centrodestra, sebbene sia stato sollecitato dall’opposizione, si appresta a valutare, tramite il mandato conferito al segretario generale, l’incompatibilità di Paolo Muroni, anche lui condannato per danno erariale e quindi nell’identica situazione di Moltoni.
Una doppia morale, dunque, da parte del centrodestra viterbese, che in linea teorica non si capisce per quale motivo dovrebbe oggi contestare a Muroni ciò che a suo tempo non venne ritenuto grave per Moltoni. Senza voler con ciò prendere le difese di Muroni, è evidente l’adozione di due pesi e due misure, evidentemente per motivazioni politiche che nulla hanno a che vedere con il bene comune e la corretta amministrazione della cosa pubblica.
Il Pd, al contrario, chiede oggi per Muroni quello che già chiese negli anni scorsi per Moltoni, ma questa è un’altra storia. Storia che a suo tempo sarebbe potuta finire diversamente se tutti, al di là delle strumentalizzazioni politiche, avessero affrontato il problema per quello che realmente è, indipendentemente dalle persone coinvolte e dagli equilibri che servivano o servono per tenere in piedi, o al contrario sotto scacco, la maggioranza.