L’elevata concessione di finanziamenti europei alle nocciole e alle castagne, come detto, deve necessariamente portare ad accelerare l’iter che serve per arrivare ad un’agricoltura più sostenibile, più rispettosa della salute pubblica, più basata sulla qualità che non sullo sfruttamento intensivo delle risorse.
D’altra parte, posto che i fondi dell’Unione vengono concessi per valorizzare le produzioni locali, risulterà interessante anche verificare la corrispondenza tra la quantità dei frutti trattati e lavorati nella Tuscia con l’effettiva produzione che di essi avviene in provincia di Viterbo. In altri termini, non si può permettere, ad esempio, che possano essere spacciate per “made in Viterbo” nocciole o castagne che magari vengono importate dall’estero. In ciò, un compito importante ce l’hanno i carabinieri forestali, chiamati a controllare il funzionamento dei vari centri di trattamento e lavorazione. Sarebbe anche utile sapere quanti controlli sono stati fatti dalla Asl e dagli altri organismi preposti. Dobbiamo insomma essere certi che siano tutelate la nostra salute e la nostra economia.