Situazione esplosiva al pronto soccorso di Civita Castellana, dove come ogni anno, con l’arrivo dell’estate e l’inizio delle ferie, torna a riacutizzarsi il problema della carenza di personale.
Si moltiplicano in questo senso le proteste e le segnalazioni degli infermieri al sindacato Nursing Up, che chiede ai vertici Asl di intervenire: “Servono almeno tre unità infermieristiche in servizio sui turni – afferma il segretario Mario Perazzoni -. Le due attuali non sono assolutamente sufficienti. L’altra notte un infermiere è dovuto intervenire con la scopa per pulire il vomito di un paziente presso il triage perché l’unica portantina era impegnata al trasporto. Stiamo parlando del pronto soccorso, cioè dell’emergenza, dove arrivano in continuazione codici rossi, cioè persone in pericolo di vita. Tutto questo con due infermieri in servizio che all’occorrenza devono anche pulire i pavimenti”.
Intanto, sempre all’Andosilla forti disagi si registrano a medicina, dove, causa lavori di risistemazione dei bagni di alcune stanze nel reparto donne, sono stati soppressi fino alla fine di luglio 10 posti letto. Il direttore sanitario aziendale, Antonella Proietti, ha scritto al direttore sanitario dell’ospedale Massimo De Simone e ai primari del pronto soccorso (Alessandro Masella), di medicina (Kahlil Said) invitandoli a coordinarsi al fine di organizzare gli eventuali ricoveri dal pronto soccorso al reparto di medicina alla luce della riduzione dei posti. Cosa che finora non è avvenuta, tanto che il Nursing Up invita la direzione Asl a far rispettare le proprie disposizioni.