Rischi biologici, infettivi e chimici all’Andosilla in conseguenza del trattamento non conforme dei rifiuti ospedalieri. A sollevare il problema è il sindacato degli infermieri Nursing Up che ha scritto in proposito una lettera al direttore generale, al direttore sanitario e al direttore amministrativo della Asl di Viterbo chiedendo di intervenire. “Ci sono responsabilità gravi – afferma il sindacato – che non vogliamo denunciare, ma vogliamo aiutare la direzione, che mai è venuta a conoscenza di questo, a far funzionare al meglio l’ospedale di Civita Castellana”.
Il fenomeno, secondo il Nursing Up, si verifica da quando sono iniziati i lavori del nuovo pronto soccorso: “Da allora lo smaltimento e la collocazione dei rifiuti non avviene secondo la normativa vigente. I rifiuti, come da foto da noi scattate, vengono collocati nei bagni dei reparti con elevati rischi per l’utenza che usufruisce dei servizi. Nei fine settimana vengono ammucchiati fino al lunedì nei corridoi finché non ritorna l’ausiliario di turno”.
Il Nursing Up parla di rischio biologico, “determinato dalla presenza nei rifiuti di microrganismi in grado di infettare gli utenti che utilizzano i bagni”; di rischio infettivo, “legato solo ad alcuni tipi speciali di rifiuti ospedalieri quali quelli microbiologici, patologici (tessuti, organi ecc.), il sangue e derivati, taglienti e parti anatomiche, prodotti che dovrebbero essere sterilizzati prima di essere smaltiti”. Quanto infine al rischio chimico, esso, sottolinea il sindacato, “è dovuto alla presenza nei rifiuti di sostanze chimiche derivanti dall’attività ospedaliera”.
Fra i composti frequentemente presenti nei rifiuti ospedalieri, il sindacato cita “i disinfettanti e i farmaci con particolare attenzione a quelli antitumorali”. “I rifiuti ospedalieri trattati – continua la lettera ai vertici della Asl – dovrebbero essere raccolti in contenitori di cartone resistente il cui involucro interno è costituito da un film di polietilene ad alta densità, cosa che avviene. I contenitori, prima dell’allontanamento dal reparto, dovrebbero essere condizionati mediante trattamento con agenti sterilizzanti, e questo non avviene”.
Il sindacato Nursing Up, “visti i recenti ottimi rapporti con la direzione Asl di Viterbo”, suggerisce quale potrebbe essere la giusta soluzione per lo smaltimento dei rifiuti: “Il contenitore deve essere collocato dagli ausiliari in un locale non frequentato da utenti. Una volta che questo è completo, su invito del personale infermieristico, gli ausiliari lo chiudono inserendo un liquido sterilizzante, lo sostituiscono con un altro vuoto e lo portano in una stanza di deposito che potrebbe essere il locale dell’ex pronto soccorso che era adibito al triage. Non si devono più vedere – conclude il sindacato – scatole piene nei corridoi e aperte nei bagni”.