Nessuno, forse per evitare un’escalation di polemiche, ne pronuncia il nome nelle dichiarazioni ufficiali, ma c’è Gianmaria Santucci nel mirino di molti ambienti della maggioranza, che non tollerano la pretesa di due assessorati come corrispettivo di neanche 1500 voti. Da parte sua, l’ex enfant prodige della politica viterbese ha capito talmente bene di essere diventato indigesto ai suoi compagni di viaggio che, pur velatamente come è nel suo stile, non manca di lanciare frecciatine su Facebook. Per non parlare dei suoi sostenitori – a quanto pare non tantissimi – che gli consigliano addirittura di alzare il tiro minacciando di uscire dalla maggioranza.
Santucci, poi, se dietro le quinte solleva problemi ad Arena, davanti all’opinione pubblica tenta di passare per salvatore della patria. Lui è fatto così, bravissimo a lanciare il sasso nello stagno e poi a nascondere la mano. Qualche giorno fa su Facebook postava una foto di Arena che correva corredata da un commento apparentemente innocuo ma invece molto velenoso: “Per me, dobbiamo chiuderla oggi”. Il fatto che sottolineasse quel “per me”, mettendoci subito dopo una virgola, altro non voleva dire, implicitamente, che la colpa dei ritardi nel varo della nuova giunta è, secondo lui, da attribuire ad altri.
Santucci non si smentisce mai. Aizza sottilmente, poi però, una volta ottenuto l’effetto desiderato, getta acqua sul fuoco rimbrottando chi osa criticare: “Siamo tutti pronti a lavorare dalla sera alla mattina per risolvere i problemi. Molti lo stanno già facendo in silenzio, altroché se si stanno dando da fare”. Ma non solo: se qualcuno si spinge un po’ oltre, criticando (ma neanche più di tanto) un po’ più veementemente per il tempo che si sta perdendo, eccolo pronto a fare la morale e a prendersela coi giornali che non scriverebbero le cose come stanno.
Dire e non dire; gettare acqua sul fuoco e poi precipitarsi a spegnerlo; dipingere se stesso come persona di assoluto buonsenso e gli altri come del tutto insensati; fare una cosa ma pensarne un’altra sono tutte caratteristiche tipiche del repertorio santucciano. L’hanno capito tutti da anni e forse per questo lui non è mai riuscito ad andare oltre l’ordinaria amministrazione, vedendosi ogni volta preclusa la possibilità di spiccare il volo.