La giunta sarà a nove, come voleva Giovanni Arena. E le donne in squadra saranno quattro. Questo l’accordo trovato ieri mattina durante il vertice del centrodestra. Vertice che, almeno nelle speranze del sindaco, avrebbe dovuto essere risolutivo. Invece servirà un surplus di trattative causa lo scontro deflagrato proprio tra due delle quattro donne della nascente giunta: la forzista Antonella Sberna e la “Sorella d’Italia” Laura Allegrini. Quest’ultima, spalleggiata dal suo partito, ha infatti messo il cappello sull’assessorato ai servizi sociali, che sarebbe dovuto toccare in sorte proprio alla signora Sabatini. Non per diritto dinastico (il suo giovane consorte Daniele, prima di approdare in consiglio regionale, aveva ricoperto proprio quel ruolo nella giunta Marini), ma in virtù delle 726 preferenze conquistate al primo turno.
Il sindaco, ottenuto il via libera sulla ripartizione delle caselle (2 a Forza Italia, 3 a Fratelli d’Italia, 2 a Fondazione e 2 alla Lega, che come risarcimento otterrà anche la presidenza del Consiglio comunale), sta lavorando alla distribuzione delle deleghe. Quelle certe al momento sono i lavori pubblici (al forzista e campione di preferenze Elpidio Micci) e l’urbanistica (a Claudio Ubertini, primo degli eletti tra i meloniani). Il bilancio dovrebbe andare invece a Giuseppe Talucci Peruzzi (FdI) e in questo caso Paolo Barbieri (Fondazione) otterrà lo sviluppo economico. Laura Allegrini, se non dovesse averla vinta nella sfida con la Sberna per i servizi sociali, ha chiesto in subordine la cultura.
Alla fine a esprimere la quarta donna sarà Fondazione, che deve però ancora individuare il nome e che in questo modo ottiene due assessorati, rinunciando alla presidenza del Consiglio per Gianmaria Santucci (sarà capogruppo dei civici), che andrà probabilmente al 26enne Stefano Evangelista, il più votato tra i leghisti. Sicura, perché frutto del patto elettorale che consentì al centrodestra di sbloccare lo stallo sul candidato a sindaco), la carica di vicesindaco per il salviniano Enrico Contardo.