Giovanni Arena, nell’espletare il nuovo incarico, senz’altro metterà in campo tutta la sua capacità diplomatica e la proverbiale disponibilità che lo caratterizza. Lo voleva fare da tempo il sindaco, gli piace, e ciò è un altro punto a suo favore, se, come sicuramente sarà, non lesinerà energie per cercare di risolvere i problemi che gli si presenteranno.
L’unico rischio che corre Arena, che è poi è stato il problema di Michelini e prima ancora di Marini, è che per non scontentare nessuno finisca per scontentare tutti. E siccome dentro la sua maggioranza – esattamente come per Michelini e Marini – presto ci potrebbe non essere più quella unità di intenti che è stata mostrata in questo ultimo scorcio di campagna elettorale, la traversata che lo attende potrebbe avvenire in un mare in tempesta. Ci auguriamo per lui di no, ma Viterbo purtroppo, a prescindere dal colore politico delle amministrazioni, ha abituato tutti a queste dinamiche ormai da tempo.
Non avrà molti soldi a disposizione – i bilanci dei Comuni sono quelli che sono – e probabilmente molte delle promesse fatte in campagna elettorale non potranno essere mantenute. Ma ci sta pure questo. Tutto dipenderà dalla capacità di farlo capire alla gente, il che però – vista la comunicazione violenta adottata dalla sua maggioranza fino a quando è stata minoranza – non sarà proprio facilissimo, anche perché una volta che i pozzi sono stati inquinati, complici le giornalate sui siti web e la possibilità che Facebook dà a tutti di aprire bocca, l’acqua prima di tornare potabile ci metterà del tempo.
Arena in ogni caso più di altri potrebbe essere la persona giusta per rasserenare il clima di una città fin troppo pervasa di veleni e il carattere mite che lo contraddistingue è già una buona base di partenza per cercare di arrivare a questo risultato. Dovrà tenere ben in mente, tuttavia, di essere il sindaco di tutti – la bassa percentuale di votanti glielo impone – e per questo dovrà legare forte la briglia al collo di quanti, attorno a lui, non perderanno tempo per mettere in atto possibili atteggiamenti poco rispettosi delle variegate realtà di cui è fatta Viterbo.
Il compito più difficile di Arena stara proprio nella capacità di tenere a bada le possibili alzate di ingegno di qualcuno all’interno della sua squadra.