Con alle spalle due Biennali di Venezia e la partecipazione ad importanti rassegne internazionali fuori dall’Italia, Lidia Bachis è considerata dalla critica una delle più significative artiste contemporanee. Nata a Roma nel 1969, il suo lavoro prevalentemente pittorico si sviluppa tra l’espressione iconica e il testo artistico, attraverso il dipinto, il video, l’oggetto. In Italia, oltre che alla Biennale, ha esposto tra l’altro al Museo di arte contemporanea di Roma e al Museo dei Fori imperiali.
Continua fino al 30 settembre una sua mostra nella pinacoteca di San Francesco del Museo della città di Acquapendente dal titolo Mirabilia ed altri paesaggi. Ben 46 le opere che presenta, di cui 44 realizzate per l’occasione, tutte installate nei sontuosi ambienti della ex sagrestia attigua alla basilica duecentesca.
“Con la parola mirabilia – spiega la Bachis – ho voluto definire il contesto che ospita questa mia esposizione, così ricco di meraviglie, cui ho voluto abbinare altri paesaggi, ovvero il mio sguardo sulla contemporaneità, il mio omaggio all’arte e a questo territorio. Dunque Mirabilia ed altri paesaggi è prima di tutto un viaggio nelle bellezze artistiche della nostra terra con uno sguardo rispettoso al passato. Non solo però. In quel luogo, che per secoli è rimasto inaccessibile al mondo esterno, protetto dalle spesse mura della clausura, cui era possibile guardare solo attraverso piccole feritoie, ho immaginato delle aperture verso l’esterno dove si vede un paesaggio sconfinato e libero. Una visione verso il resto del mondo dunque, ma anche una sorta di specchio che offre l’opportunità di riflettere su ognuno di noi”.