Non solo sicurezza. C’ anche e soprattutto la sanità che non funziona tra le emergenze più gravi della provincia di Viterbo. A dirlo non è uno qualsiasi, ma il prefetto Giovanni Bruno, che sul problema ha richiamato ieri mattina l’attenzione dei sindaci in occasione della sottoscrizione del patto per l’attuazione della sicurezza urbana avvenuta nella sala Coronas del Palazzo del governo.
“Mi dicono – ha detto – che la conferenza dei sindaci sulla sanità è poco frequentata. Non voglio crederci. Sinora la sanità non è stata gestita nel modo più corretto per i cittadini. Non si può lasciare un paziente 10 giorni su una lettiga nel corridoio. Ho intenzione di tenere una riunione con tutti i sindaci per chiedere ai vertici della Regione un incontro qui a Viterbo per discutere delle problematiche della sanità viterbese. A iniziare dalla carenza strutturale di posti letto, insufficienti per rispondere alle esigenze della Tuscia con la conseguente migrazione sanitaria in altre regioni e aggravio dei costi per il Lazio”.
Il prefetto esprime il sentire dei viterbesi e lo fa parlando senza mezzi termini ai sindaci, che se ne debbono occupare di più. Bravo prefetto, quando uno è un uomo libero che guarda al bene della comunità dice parole di verità. Bravo a mettere il dito nella piaga. Una piaga virulenta fatta di viaggi della speranza in ospedali fuori provincia, di liste di attesa, di livelli di migrazione sanitaria da profondo Sud. Di fronte a ciò troppa gente è stata in silenzio per troppo tempo. Molti sindaci non parlano, non si danno da fare e non criticano perché temono che si rovinino i rapporti con la Regione e con il suo tramite in loco. Tutti zitti pur sapendo che la salute di tutti è la missione del pubblico amministratore.
Basta asservimenti e carriere sanitarie più per la politica che per il merito. Bene prefetto, prenda l’iniziativa, dia ai viterbesi la speranza che la sanità può cambiare, sferzi tutti a seguire il bene comune e non gli interessi di parte. E’ il caso di rilevare che questa notizia dell’intervento del prefetto è stata data ieri solo da viterbonews24. Nessun altro sito ha scritto una parola, forse per non disturbare. Viterbo ormai è ridotta a questo.
Un appello a Zingaretti. Presidente, la salute è un bene comune da garantire a tutti, senza necessità di intermediari, facilitatori e controllori. La buona sanità, caro presidente, è quella che pensa ai cittadini non alle strategie di potere all’interno della Asl, millantando il suo nome. Ci creda, presidente, a Viterbo è stato superato ogni limite e quello accaduto con la presa di posizione del prefetto Bruno lo dimostra.