Il nuovo ministro degli Interni Matteo Salvini ha una vera ossessione per tutti i diversi, ma in modo particolare per i rom, che vuole schedare e in futuro chissà cos’altro. Al futurista Matteo, che ha dichiarato di avere Fabrizio De Andrè nel suo pantheon musicale, consigliamo di ascoltare e riflettere su una bella canzone del cantautore genovese: “Il gorilla”. Racconta di uno scimmione sfuggito ad un gruppo di rom circensi, che in una quieta città di provincia suscita stupore e soprattutto paura.
Tutti fuggono e alla fine il primate se la prende con un giudice, che spesso emetteva sentenze superficiali e singolari su poveracci, provocando dolore e sofferenza, senza degnarli di alcuna attenzione. Eppure nel momento della paura e del terrore, quel giudice arrogante e sprezzante urla ed invoca l’aiuto della mamma, come quei poveracci a cui lui aveva fatto tirare il collo con superficiale determinazione ed arroganza. La morale di De André è chiara: la vita è una ruota, un moto perpetuo, e tutti siamo chiamati a viverla nel sacro rispetto della dignità dell’altro, unico modo per vivere in pace e sereni, oggi e domani. Questo vale per tutti, compreso Matteo Savini.