A Vittorio Sgarbi piace viaggiare slow. L’andamento lento, secondo il critico d’arte, consente di immergersi nel territorio e di ammirare i panorami. Di qui il niet che il neo sindaco di Sutri ha alzato, nella seduta consiliare di battesimo della nuova amministrazione, a qualsiasi ipotesi di raddoppio della Cassia da Monterosi a Viterbo, che qualcuno nel capoluogo, vedi i costruttori dell’Ance ma anche il candidato del centrodestra Giovanni Arena, è tornato a ventilare.
“Come ho salvato Tuscania dal parco eolico, così farà a Sutri per la superstrada – ha detto Sgarbi -. Le quattro corsie sono il demonio e per quanto in mio potere, le combattere. Io odio la velocità, a Sutri si arriva lenti”.
Nel corso del primo consiglio comunale del Rinascimento sgarbiano, o sgarbato, il sindaco ha ribadito il suo no all’ingresso del Comune in Talete.
Folta la presenza di autorità al battesimo della giunta Sgarbi: dal vescovo di Civita Castellana Romano Rossi al prefetto Giovanni Bruno, dal questore Lorenzo Suraci al presidente della Provincia Pietro Nocchi.