Iniziamo oggi una nuova rubrica al servizio del cittadino, che può segnalare a questa redazione le cose che non vanno, i problemi, i ritardi, le liste d’attesa delle prestazioni sanitarie presso la nostra Asl. Tanti i disservizi che il Viterbese, senza santi in paradiso, si trova ad affrontare in questo campo. Pubblicheremo tutto ed aspetteremo la risposta della direzione aziendale ed il suo intervento.
Iniziamo con quattro temi e altrettanti quesiti.
1) E’ giusto che un cittadino debba aspettare da oggi a febbraio prima di essere visitato dal responsabile del servizio che si occupa di patologie complesse come l’autismo? E’ giusto che debba sopportarne le conseguenze in termini di preoccupazione, di tempo inutilmente perso e di sofferenza, ragionamento che vale soprattutto per chi non ha mezzi per pagarsi le cure altrove?
2) Può un cittadino che vuole partecipare ad un concorso per lavorare nelle forze dell’ordine rischiare di non accedere alle selezioni se non mette le mani in tasca per pagarsi il test di Mantoux, che la Asl non garantisce prima di due mesi?
3) E’ vero che al cup le code per prenotare gli esami valgono per tutti tranne che per chi risiede in una zona geografica ben precisa e definita? Sono molte sono le segnalazioni al riguardo.
4) Corrisponde a verità che gli orari di servizio dei dipendenti della Asl residenti nella stessa zona geografica di cui sopra siano così flessibili da adattarsi alle loro esigenze di mobilità (orari dei bus)? Anche in questo caso molte le segnalazioni, che approfondiremo.
E’ ora che la salute sia garantita a tutti con serietà ed eguaglianza. La Asl deve essere una cittadella trasparente al servizio dei cittadini, che, viste le tasse che pagano, sono i veri proprietari dell’ente. Basta con gli interessi di parte e della politica, basta raccomandazioni del potente di turno per essere curati. I malati sono tutti uguali a prescindere da chi votano e i medici devono fare carriera se sono bravi, non sono amici degli amici.