Antonio Tajani non ha dubbi: “Giovanni Arena per Viterbo rappresenta il cambiamento”. Sembra quasi un ossimoro, visto che il candidato a sindaco del centrodestra non è più un giovanotto di primo pelo, ma per il presidente del Parlamento europeo il cambiamento non è un fatto di anagrafe.
Dopo Gasparri, Tajani è stato, a meno di colpi di scena finali, l’ultimo big di Forza Italia a scendere in campo per Arena in questa campagna elettorale pre-ballottaggio. La prossima settimana la scena sarà tutta della Lega, che già oggi farà sfilare a Viterbo tre sottosegretari: Armando Siri (infrastrutture), Lucia Bergonzoni (cultura) e Stefano Candiani (interni). Ma l’appuntamento clou sarà quello di giovedì a piazza del Teatro con Matteo Salvini mattatore.
Ma torniamo alla visita di Tajani che, accompagnato dal senatore e suo braccio destro Francesco Battistoni, oltre all’incontro elettorale da Schenardi, alla passeggiata d’ordinanza in Corso Italia e al “collaudo” dell’ascensore di Valle Faul – finanziato con i 13 milioni di euro dei fondi Plus – , sabato ha compiuto anche una visita al monastero di Santa Rosa.
E a proposito di fondi, il presidente del Parlamento europeo ha invitato Arena a puntare su quelli comunitari, anche attraverso la creazione di un assessorato ad hoc. Perché la ricerca e l’utilizzo dei bandi europei necessita di una figura che ci lavori a tempo pieno.
Per Tajani Arena è l’uomo giusto per Viterbo: “Ha già sconfitto il centrosinistra al primo turno e ora si confronterà con una lista minore. Non diamo nulla per scontato ma sono sicuro che molti di quelli che hanno votato per altri candidati domenica prossima sceglieranno Giovanni. Perché è un ottimo amministratore, perché ha un’idea per la città e perché è un moderato. Arena può essere veramente il sindaco di tutti”.