Garantire le cure anche a chi non se lo può permettere. Lo stabilisce l’articolo 32 della Costituzione ma in tempi di liste d’attesa e di esodi sanitari biblici, soprattutto nel Lazio, soprattutto a Viterbo, spesso anche chi non se lo può permettere è costretto a pagare.
Garantire le cure anche a chi non se lo può permettere è il principale obiettivo che si è posto anche Giuseppe Covelli, tecnico radiologo in una clinica privata del Viterbese e candidato nella lista Orizzonte Comune a sostegno di Luisa Ciambella. Qualche passo in questa direzione l’amministrazione Michelini lo ha già mosso promuovendo l’apertura di studi medici e infermieristici in alcuni quartieri viterbesi. Un lavoro, quello nel campo dell’integrazione socio-sanitaria, che, se sarà eletto consigliere, Covelli intende portare avanti, magari con l’apertura di nuovi ambulatori anche nelle frazioni.
“Per me è la prima esperienza politica – spiega -. Pur essendo sempre stato di sinistra, non sono mai stato iscritto ad alcun partito e ho accetto di candidarmi per la stima che ho nei confronti di Luisa Ciambella. Una persona perbene, giovane ma con un’esperienza che altri candidati si sognano, e con dei principi e dei valori in cui mi riconosco totalmente”.
Calabrese di origine, sposato con un bimbo di 7 anni, Covelli vive a Viterbo ormai da parecchi anni. “E’ una città con molti problemi ma è anche una città molto vivibile, soprattutto se paragonata ad altre del Sud Italia. Una città a misura d’uomo, senz’altro migliorabile ma dove un bambino come il mio può crescere serenamente”.