Mauro Rotelli e FdI hanno incontrato prima il prefetto e poi il questore. Ne sentivamo tutti il bisogno e adesso ci sentiamo senz’altro più tranquilli: ci hanno pensato loro a spiegare ai due vertici delle forze dell’ordine ciò che va fatto per garantire la sicurezza nella nostra città. Peccato che prefetto e questore lo sanno da soli quello che devono fare, non hanno certo bisogno dei consigli di FdI. Lo sanno tanto bene che i reati da qualche anno a questa parte sono in costante calo, come risulta da fonti ufficiali e documentate. Inutile, quindi, specularci sopra. Le forze dell’ordine viterbesi – lo ricordiamo – sono riuscite a ridurre i crimini anche senza i loro consigli, come dimostra la lotta allo spaccio a Pratogiardino nell’ambito di un piano predisposto d’intesa con la giunta Michelini, in cui hanno un ruolo importante le telecamere, e i controlli sugli affittuari nel quartiere di San Faustino.
Insomma, una visita inutile, la loro: la sicurezza è già ben tutela da chi è preposto ad occuparsene e non aiutano certo le speculazioni di chi fa campagna elettorale in questo modo. In questo contesto – laddove esiste un questore, un prefetto, un capo dei vigili urbani e un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica – appare del tutto inutile anche la proposta del manager cittadino per la sicurezza da affiancare al sindaco. Non serve un ex dipendente delle forze dell’ordine, magari in pensione, per spiegare al prefetto, al questore e al sindaco stesso cosa fare. Si tratterebbe di un doppione che farebbe solo perdere tempo, una cosa utile, un nuovo stipendio da pagare a favore di qualche amico degli amici politicamente buggerato.
Ma Rotelli, che forse si sente già al governo nonostante (visto il quadro politico nazionale) non sia proprio così, promette aumento di fondi, non sapendo che ci ha già pensato il ministro Minniti. Ecco, evitiamo visite inutili e non facciamo perdere altro tempo a chi lavora.
Annio da Viterbo