Sessantaquattro anni, da 43 medico in prima linea, socialista, Roberto Catasca è candidato nella lista Orizzonte Comune per Luisa Ciambella sindaco.
I mondi, spesso comunicanti, della sanità e della politica Catasca li conosce bene entrambi. Ma soprattutto il primo.
Ha iniziato come infermiere, poi è diventato medico, specialista, chirurgo, responsabile dell’igiene e della medicina legale, infine dirigente del pronto soccorso di Belcolle. Negli ultimi anni Catasca ha unito all’attività di medico anche l’insegnamento universitario ed è spesso in giro per le scuole con lezioni contro il bullismo o sui pericoli derivanti dall’abuso di alcol.
Il 1° luglio andrà in pensione. “Ho pensato che forse era il momento di tornare alla politica. L’esperienza non mi manca, per alcuni anni ho fatto l’amministratore a Montefiascone, poi ho lasciato perché pensavo che un medico non dovesse fare politica”.
Dissolta quindi, dal 1° luglio, l’ombra di un eventuale conflitto di interesse, Catasca intende, se sarà eletto, portare in consiglio comunale i temi dell’assistenza sanitaria. Dopo una vita tra corsie e ambulatori assicura di conoscere bene tutti i gangli e i mali della sanità. E il principale male, dice, è la burocrazia: “Assistenza sanitaria non significa la ricetta del medico, non significa la fila al Cup – sottolinea il candidato di Orizzonte Comune -. Significa dare al cittadino quello di cui ha bisogno, che è prima di tutto contatto e calore umano. Lavorando al pronto soccorso mi rendo conto di quanto non solo i pazienti ma anche i parenti in attesa abbiano bisogno di sentirsi protetti, abbiano bisogno di sapere che ci sono dei professionisti su cui possono contare. Anche i parenti soffrono, non solo gli ammalati, ed è per questo che bisogna parlare costantemente con loro, renderli consapevoli, informati”.
La stima di Catasca in Luisa Ciambella è massima: “Ho avuto modo di conoscerla da poco tempo, tramite Fioroni che invece conosco bene da anni, e sono rimasto piacevolmente colpito: è una persona preparatissima, che sa quello che vuole e soprattutto sa stare vicino alla gente. Credo che sia la persona giusta per fare il sindaco”.
Sul trasferimento del 118 da Viterbo a Rieti, che tante polemiche ha scatenato in questi giorni, Catasca è fortemente critico: “Non contesto l’unificazione delle centrali operative, mi chiedo solo perché non si sia scelto, come sede unica, un luogo a metà strada tra le due province”.