I megafoni di certa stampa viterbese per giorni hanno dato risalto alla straordinaria notizia di Enrico Panunzi nominato vicepresidente della XII commissione (ricostruzione post sisma e tutela del territorio). Vice di Pirozzi, per la precisione, e vice di una commissione esattamente come la Blasi dei 5 Stelle, che però, a differenza sua, non ha vinto le elezioni.
Dunque, a ben guardare, al di là di quanto scrive la stampa di cui sopra, per l’ex sindaco di Canepina, a cui nella precedente legislatura era stata invece assegnata una presidenza, non si tratta affatto di un balzo di carriera in avanti. Tuttavia, in questa sua diminutio ci potrebbero essere anche dei lati positivi: a cominciare dal fatto che, essendo meno impegnato alla Pisana, dovrebbe avere più tempo a disposizione per lavorare sul territorio a favore del Pd viterbese che lo ha eletto, anche perché non vorrà sicuramente rischiare di essere espulso alla luce della chiara delibera della commissione nazionale di garanzia che equipara i candidati che si schierano contro il Pd ai sostenitori e ai sottoscrittori.
In altre parole, Panunzi dovrebbe sostenere pubblicamente ed in modo evidente il Pd, altrimenti se ne troverebbe fuori per sua scelta, non potendo neanche più partecipare alle primarie… e per Zingaretti sarebbe un bel problema. Ma lo farà? Difficile. Nessuno ci scommetterebbe un euro, se è vero che, come si dice, sarebbe l’ispiratore della lista del rancore, quella che ha messo insieme i propri candidati (19 dei quali marchiati Asl) sfoderando tutto il potere che deriva proprio dalla Regione (e c’è chi giura che ve ne sia traccia nelle delibere e negli atti di vari enti regionali).
La gente parla e straparla, in campagna elettorale. Se ne raccontano tante in questi giorni. Tante quanto le promesse che verrebbero fatte e tante quanti i posti di lavoro che verrebbero fatti intravedere. Qualcuno ci casca, qualcun’altro – immaginando che si tratti di specchietti per le allodole – no, ma in ogni caso il fenomeno sarebbe molto consistente. A volte verrebbero fatti fare dei finti colloqui, altre volte verrebbero fatte assunzioni a maggio che finiranno il 30 giugno, altre volte ancora verrebbero date rassicurazioni per un posto di lavoro a partire dal prossimo settembre.
Roba dell’altro mondo. Un modo di fare alquanto vergognoso che viene messo in atto nonostante si sappia che chi fa di queste cose in campagna elettorale rischia molto, trattandosi di un mercato ai danni di chi soffre ed ha bisogno che fa configurare anche dei reati. Fortunatamente le autorità competenti prevengono e controllano, e fanno bene. Fuori dalla politica gli sciacalli di ogni colore, quelli che sfruttano il potere per i propri interessi e non per mettersi al servizio della gente.
Annio da Viterbo