“Publio Muratore – Il disegno e l’artista” è il titolo di una mostra che si svolge dal 19 maggio al 10 giugno al Museo Marco Scacchi di Gallese per ricordare la figura del pittore e scultore e
insegnante di disegno e storia dell’arte. Esposti alcuni disegni appartenenti all’archivio della famiglia Muratore.
L’intendo da parte della famiglia è di raccontare Muratore attraverso il disegno, strumento per fissare su carta le prime impressioni, destinate poi ad essere sviluppate e trasformate per divenire scenografia, affresco, scultura, elemento d’arredo, acquerello, olio. Si intende quindi porre l’accento sul “primato” del disegno in quanto modo espressivo non mediato, in cui l’idea viene trascritta di getto; proprio per questo il disegno permette un contatto con l’universo più intimo dell’artista.
La prima sezione della mostra – che si chiama Studi – contiene disegni di studio in cui l’artista indaga volti, espressioni, gesti e movimenti di futuri protagonisti delle sue opere. La seconda – Bozzetti – presenta disegni preparatori per opere pittoriche o scultoree. La rappresentazione si arricchisce, le figure sono più rifinite e l’ambientazione più definita grazie a dettagli spaziali e paesaggistici. La terza sezione – Trascrivere l’idea: oltre il bozzetto – indaga il rapporto tra il disegno preparatorio e la sua evoluzione, mostrando il bozzetto accanto all’opera finita; una selezione di quadri ad olio e acquerelli che riporta il visitatore nell’universo del pittore, accompagnando il visitatore nella transizione verso il colore e riportandolo nell’ambito della produzione più
conosciuta di Publio Muratore. La quarta – Publio e Gallese – contestualizza l’esposizione presentando opere legate a vario titolo al paese natio: dai primi quadri realizzati in gioventù ai bozzetti per gli affreschi nelle chiese di San Famiano e San Famiano a Lungo, fino ad opere più tarde; evocando il legame tra l’artista e le sue origini e contenendo opere che abbracciano l’intero arco temporale della produzione di Muratore, questa sezione permette di avere uno sguardo sulle differenti fasi – tecniche, estetiche – che caratterizzano la sua opera.
L’inaugurazione sabato 19 maggio alle 18.30. Prima dell’inaugurazione, alle 17, si potrà visitare la chiesa di San
Famiano, dove si trova l’affresco del catino absidale di cui per la prima volta viene esposto il bozzetto