
Enrico Panunzi e Francesco Serra, dopo aver detto di voler lavorare per l’unità del Pd e del centrosinistra, al fine di riproporre l’alleanza larga che ha fatto vincere Zingaretti lo scorso 4 marzo, arrivano alle comunali di Viterbo soli contro tutti, con lo scudo e la forza del loro rancore nei confronti della maggioranza del Pd.
A questo punto è evidente il loro obbiettivo: distruggere tutto ciò che non riescono a guidare, a sottomettere e a dominare. Filippo Rossi, amico di Massimiliano Smeriglio e Nicola Zingaretti, a Viterbo unico spezzone dell’alleanza larga del presidente della Regione, ha capito a sue spese che l’unico modo per allearsi con loro erano il ritiro e il passo indietro. Insomma, il capo di Viva Viterbo, partito per primo con due liste, ha dovuto battere i pugni per rimanere autonomo e soprattutto libero, per non essere suddito di Panunzi che voleva imporre Serra. Alla fine era inevitabile che andassero ognuno per conto proprio.
Il modo di fare distintivo dei panunziani è questo: con Rossi come con la stragrande maggioranza del Pd. O comandano loro o non si fa nulla. Tutto l’opposto di quella politica inclusiva di cui parlano per allargare, innovare e cambiare. Siamo di fronte invece all’ostentazione dell’esercizio del potere ad ogni livello, delle prove muscolari contro qualunque alleanza politica che non sia funzionale al loro predominio. Eccolo il vero volto di Panunzi e Serra: o si fa come dicono loro o, se non è possibile, come accade nel Pd dal momento che sono minoranza, lavorano per far perdere gli altri. Altro che lungimiranza, questa è solo profonda miopia.
Circolano voci in città, che, se vere, sono molto inquietanti. Se confermate, saremmo piombati in uno dei periodi più bui della nostra Repubblica. Si parla di professionisti seri e capaci ridimensionati per la loro libertà di giudizio e di opinione, di altri che rischiano la riconferma, e non certo per lo spool system. C’è insomma un clima pesante in questa campagna elettorale, pesante e anche qualcosa in più, motivo per cui la Regione e le autorità competenti sono chiamate a vigilare per evitare che vengano lesi i diritti dei cittadini. Ovviamente, tutti sperano che non ci sia nulla di vero in questi rumors, anche se, per comprendere e valutare, bisognerà attendere la pubblicazione della lista. Da parte nostra, aiuteremo l’opinione pubblica a rendere evidente la conversione dei tanti San Paolo sulla via del potere.
Panunzi e Serra. Avevano detto di lavorare per unire il centrosinistra e sono finiti a varare un progetto politico senza visione con l’unico fine di sfasciare e dividere per regalare la città alla destra… sarà questo il vero inconfessabile obbiettivo di tutti e due. Bravi.