La riscoperta e la valorizzazione degli Etruschi è anche, e soprattutto, merito dell’iniziativa privata. Di tanti volontari cioè, che, per passione, dedicano molto del loro tempo a salvaguardare questo immenso patrimonio che ci è stato lasciato “in eredità dai nostri antenati.
E’ il caso del Gruppo Archeologico di Piansano, che, tra le altre iniziative che organizza, presenta alcune visite didattiche anche fuori provincia. Domenica scorsa ad esempio sono stati a Roma e Cerveteri.
L’obiettivo di tali uscite è la promozione della conoscenza della storia etrusca. Nella primavera dello scorso anno, la meta è stata il Museo Isidoro Falchi di Vetulonia, in provincia di Grosseto, mentre quest’anno il Museo nazionale di Villa Giulia a Roma e la necropoli della Banditaccia di Cerveteri, patrimonio mondiale dell’umanità.
“Il Gruppo archeologico – si legge in un comunicato – è pienamente soddisfatto per l’elevata partecipazione alla visita, ulteriore risultato di un’attività che dura da oltre due anni e che, in collaborazione con le istituzione e gli organi di tutela, sta portando avanti importanti progetti di recupero, studio e valorizzazione di siti archeologici nel territorio di Piansano”.
“Ringrazio i volontari del Gruppo Archeologico di Piansano – dichiara il sindaco Andrea Di Virginio – per l’importante attività di valorizzazione e diffusione della storia e della cultura etrusca, a cui il nostro territorio appartiene, condotta con grande competenza e coinvolgimento di tutta la popolazione piansanese e non solo”.