Sale l’attesa per lo spettacolo “All this. In un mondo dove gli uomini onesti ignorano il degrado morale e materiale, il male si diffonde”, diretto da Sandro Nardi, con il quale il laboratorio teatrale integrato della Neuropsichiatria infantile della Asl di Viterbo torna in scena stasera alle 21, all’Unione di Viterbo, e domani, sempre alle 21, al teatro Boni di Acquapedente.
Tantissime le richieste e le prenotazioni giunte al botteghino del Teatro Unione, dove si sta ormai procedendo ad assegnare i posti del terzo ordine palchi. A chi fosse interessato a partecipare è consigliato di procurarsi per tempo i biglietti, prima del Sold out, e anche ai prenotati si richiede di recarsi al botteghino in anticipo rispetto all’orario di inizio dello spettacolo per non creare file all’ingresso.
“Lo spettacolo teatrale è importante per la nostra associazione – sottolinea Pietro Di Bella – presidente associazione Eta Beta onlus – nata per collaborare con l’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria infantile, attraverso il Centro socio-riabilitativo. Ogni nostra attività promuove la cultura della differenza, per riconoscere il ragazzo in difficoltà come soggetto che ha diritto alla felicità ed al pieno ‘ben-essere’. I nostri volontari collaborano con gli operatori, con una forte motivazione a sperimentare percorsi di conoscenza e di crescita, a confrontarsi, a giocare ad a mettersi in gioco”.
Il laboratorio teatrale integrato, nato da un’idea di Giorgio Schirripa 21 ani fa, è realizzato dall’unità operativa Tsmree, diretta da Marco Marcelli, in collaborazione con l’associazione Eta beta e con la cooperativa sociale Gli anni in tasca, e vede protagonisti sul palco i ragazzi della Neuropsichiatria aziendale insieme ad alcuni volontari.
Un corso iniziato a novembre, con cadenza settimanale, per diventare bisettimanale da febbraio, fino ad arrivare a quest’ultima intensa settimana di prove proprio sul palco dell’Unione.
I ragazzi e i volontari proporranno un atto unico di circa un’ora restando ininterrottamente sul palco, con tutte le difficoltà del caso, immersi nel degrado del mondo. “Un degrado umano e materiale fatto di distruzione, violenza, sfruttamento e genocidi – sottolinea Nardi nella sua nota di regia – in un mondo dove i sentimenti si sono ormai dissolti a causa delle guerre interminabili che devastano territori e persone, dell’inquinamento ambientale e dei disastri naturali e umani”. Musica, movimenti del corpo, gesti e una spettacolare sorpresa renderanno lo spettacolo ancora più avvincente, diventando il grido di allarme lanciato dai sedici protagonisti dello spettacolo per salvare il mondo dall’indifferenza.