Da parte di Forza Italia nessun passo indietro. Non sarà il ritiro dalla corsa di Alessandro Usai ad indurre Giovanni Arena a rinunciare a una candidatura che per lui rappresenta il coronamento di una ultraventennale carriera politica, sempre con la casacca azzurra.
“Negli anni ’90 tra Arena e Meroi è stato Meroi. Poi tra Marini e Arena è stato Marini. Per il bene del partito il buon Arena ha fatto sempre passi indietro, prendendo schiaffi quando c’erano da prendere. Oggi Forza Italia vuole dare un riconoscimento ai miei 25 anni di attività”, ha dichiarato ieri mattina il coordinatore di Forza Italia in un’intervista al Messaggero.
Arena non ha quindi alcuna intenzione di farsi da parte, a meno che non sia il suo primo sponsor, Antonio Tajani, a chiedergli di fare il sacrificio. Ma se Tajani non ha dato segni di cedimento di fronte alla candidatura di Alessandro Usai resta difficile credere che possa farlo ora di fronte ad altre proposte leghiste, rispondano esse al nome di Marcoccia o di Sabatini. Non lo crede sicuramente lo stesso Arena: “Chi sia il candidato che Fusco proporrà lunedì al posto di Usai – chiarisce l’ex vicesindaco – poco conta. Di proposte la Lega ne ha già fatte diverse: prima Contardo, poi Bevilacqua, poi il giornalista Mediaset. Nel momento in cui un nome viene proposto dalla Lega, sia esso anche Daniele Sabatini, diventa automaticamente il candidato di quel partito, non certo di Forza Italia”.