Non ci saranno due liste del Pd: ormai è scontato. Tuttavia, la minoranza interna capeggiata dal consigliere regionale Enrico Panunzi – è notizia delle ultime ore – si starebbe dando molto da fare per far presentare una lista di disturbo composta da persone di area ma non iscritte al partito (gli iscritti che dovessero partecipare a progetti diversi da quelli deliberati dall’Unione comunale sarebbe infatti automaticamente espulsi).
Da quanto si apprende, sarebbe già iniziata la raccolta delle firme. Nulla si sa invece del candidato a sindaco, c’è chi sostiene che si starebbe cercando una persona, sì disposta a metterci la faccia, ma non proprio di retrovia. Sicuramente Francesco Serra, differentemente dalle voci circolate nei giorni scorsi, non ha dato la sua disponibilità, non avendo né voglia di uscire dal Partito democratico per imbarcarsi in un’iniziativa senza alcuna ambizione reale (a parte l’obiettivo di rosicare un po’ di voti a Luisa Ciambella), né intenzione di essere strumentalizzato per una guerra che, come dimostrano le vicende romane, sembra travalicare Viterbo.
L’obiettivo di Panunzi & C. in questo momento sarebbe solo quello di affondare la candidata ufficiale del Pd, contro la quale – si dice – è stato emanato quasi una sorta di “editto” all’interno della comunità ex Ds. E così, mentre la Ciambella aspetta che le vengano forniti i nomi per riempire le dodici caselle ancora vuote nella lista ufficiale, la minoranza gioca di rimessa nella speranza di cogliere tutti in contropiede con una lista di gente poco conosciuta mascherata sotto le insegne del civismo. A prescindere dai voti che si riuscirà a raccogliere, si è convinti che un danno – piccolo o grande che sia – sarà comunque arrecato.