Plebiscito per Luisa Ciambella. Nel corso di un’accesa riunione, abbandonata dagli esponenti della minoranza panunziana, la direzione dell’Unione comunale del Pd ha ufficializzato la candidatura a sindaco dell’attuale assessora al bilancio, sulla base del risultato delle consultazione degli iscritti dei quattro circoli della città.
Dei 470 iscritti, oltre il 71% si è espressa sulla candidatura; il 97,9% a favore di Luisa Ciambella e soltanto l’1,27% a favore di Francesco Serra. Per venerdì prossimo è stato convocato il tavolo della coalizione.
“Si è ritenuto di fare tesoro dell’esperienza del presidente Zingaretti – si legge nel documento approvato all’unanimità dopo l’uscita della minoranza – ed al tavolo della coalizione parteciperanno i mondi e gli ambienti civici rappresentati dal sindaco Michelini, dal movimento Moderati e riformisti, da espressioni della lista civica per Zingaretti e del Centro Solidale. Al tavolo saranno presenti i socialisti con noi alleati a livello nazionale e i rappresentanti della lista Insieme presente alle politiche, nonché i rappresentanti della lista civica di sinistra”.
Al tavolo ci saranno anche i millenial, rappresentati dall’associazione La Voce dei giovani.
“Si è ribadito – prosegue il documento – la volontà di dar vita a questa ampia coalizione nello spirito che ha portato alla vittoria il presidente Zingaretti, attualizzandola con le compatibilità e le aspettative del nostro territorio. Una coalizione che dovrà proseguire il buon lavoro svolto dalla giunta Michelini, la prima di centro sinistra dopo venti anni. Per questo siamo certi che tutto il partito darà il proprio corale impegno. Le elezioni regionali con il contributo di tutti i candidati, a iniziare dalla più votata nella nostra città Luisa Ciambella, hanno visto il Pd primo partito di Viterbo, avendo recuperato quei voti che alle politiche erano transitati ad altre forze”. La direzione si dice convinta che “questo risultato sarà incrementato dalla condivisione delle alleanze e dall’apporto che deriverà dalla fortuna di avere l’assessore regionale Troncarelli che Zingaretti ha scelto dalla giunta Michelini e dal consigliere regionale Panunzi. La lista sarà competitiva e plurale espressione di tutte le anime, garantendo a ciascuna anima interna almeno la rappresentanza dell’ultimo congresso cittadino”.
Il Pd viterbese rivolge inoltre al presidente Zingaretti, candidato alla segreteria nazionale del Pd, “un accorato appello perché questa volta, ancora di più, si impegni e lavori per garantire nel rispetto delle indicazioni del territorio l’unità del partito viterbese, non consentendo ad alcuno furbizie e fughe. Il centrosinistra è uno a Viterbo come a Roma”.
Al segretario Melilli il partito viterbese chiede invece “di continuare ad impegnarsi per garantire il rispetto e la dignità degli iscritti dei dirigenti degli elettori del Pd viterbese, costruendo nelle regole della democrazia l’unità che nessun interesse particolare può minare”.
“Siamo certi che il segretario regionale, dopo un percorso condiviso su un regolamento approvato all’unanimità, recepito dal partito nazionale ed attuato con maggioranze che superano i due terzi – conclude la direzione – vigilerà per impedire che chiunque possa all’interno del Pd creare artificiosamente fratture per favorire la destra ed i 5 Stelle”.
La direzione ha infine costituito un gruppo di lavoro “per fare sintesi delle campagne di ascolto e dei tavoli programmatici dei mesi scorsi con cittadini, associazioni e simpatizzanti da porre alla base del programma”.