Che l’annunciata riunione romana dei vertici di Forza Italia che si è svolta ieri non avrebbe partorito decisioni definitive lo scommettevano in tanti. Così come in tanti adesso sono sempre più convinti che la strada che intraprenderà il centrodestra viterbese la si conoscerà solo all’ultimo momento. Tutto dipende infatti dagli equilibri nazionali, dalla formazione o meno di un governo entro il termine fissato per la presentazione delle liste (11 maggio), ovvero dalla tenuta, o al contrario dell’implosione, della coalizione Forza Italia-Lega-Fratelli d’Italia. E’ evidente che l’eventuale rottura della Lega con Berlusconi comporterebbe il rimescolamento delle carte anche nei territori, compreso Viterbo.
La situazione, al di là delle ambizioni dei singoli e del tentativo di ognuno a livello locale di alzare il prezzo, al momento resta dunque complicata. Perché così lo è, prima di tutto, a Roma. In ogni caso il centrodestra può sempre consolarsi con quanto sta accadendo nel centrosinistra, in particolare nel Pd, dove la designazione del candidato dovrà passare ancora attraverso una serie di passaggi che richiedono necessariamente del tempo. E quindi pure in questo caso è difficile che si arrivi a rendere noto ufficialmente il nome prima dell’inizio del mese prossimo, sebbene va registrata l’intenzione di stringere i tempi il più possibile.
Per quanto riguarda il centrodestra va sottolineato che al momento l’ordine di scuderia partito dalla capitale è chiaro: evitare assolutamente fughe in avanti, fino a diverso ordine si va tutti uniti e all’individuazione del candidato ci si penserà nelle prossime settimane. In questo quadro in alcuni ambienti si spera di rimettere in discussione i nomi fin qui emersi, ovvero – a parte Usai che ha avuto una genesi molto particolare – quelli di Claudio Ubertini, Giovanni Arena ed Enrico Contardo. E segretamente spunta un’ipotesi particolare: mettere in pista Laura Allegrini. Sì, una donna, esattamente così, che nel caso si potrebbe scontrare con Luisa Ciambella del Partito democratico. Quello della Allegrini in molti ambienti della città sembra l’identikit perfetto del futuro primo cittadino, racchiudendo tutta una serie di caratteristiche (esperienza, competenza e buona reputazione presso l’opinione pubblica) che messe insieme la renderebbero il nome migliore su cui puntare.