Pochi, tra gli attenti osservatori della politica viterbese, l’hanno messo in evidenza, ma ieri pomeriggio al vertice nazionale del centrodestra riunito a Roma, il partito dei Fratelli d’Italia ha fatto un passo indietro rispetto alla candidatura di Alessandro Usai, che era stata subito sposata nel momento in cui, martedì scorso, Fusco l’aveva gettata sul tavolo della coalizione con più o meno lo stesso effetto della famosa mela gettata da Eris sul banchetto nuziale di Peleo e Teti.
Che tra i meloniani viterbesi non ci fosse poi tutto questo unanime trasporto nei confronti di un’operazione che, pare, più che di Fusco porti la firma di Mauro Rotelli, si era già capito lunedì mattina, quando Fratelli d’Italia, di fronte ai veti di Forza Italia e di Fondazione, ma soprattutto della prima, aveva annullato la conferenza stampa in cui avrebbe dovuto ufficializzare, oltre che la composizione delle liste nei quattro comuni della Tuscia al voto, il sostegno all’ex portavoce della Moratti. Ma ieri pomeriggio c’è stato un ulteriore passo indietro. Fratelli d’Italia al tavolo nazionale, infatti, ha proposto di nuovo la candidatura dell’ex assessore all’urbanistica Claudio Ubertini, lo stesso che nei giorni scorsi si era fatto da parte per lasciare campo libero a una candidatura unificatrice. Che invece, a conti fatti, ha diviso la coalizione più di quanto non lo fosse già.