Con alle spalle due Biennali di Venezia e la partecipazione ad importanti rassegne internazionali fuori dall’Italia, Lidia Bachis è considerata dalla critica una delle più significative artiste contemporanee. Fino al 30 settembre espone nella pinacoteca di San Francesco del Museo della città di Acquapendente in una mostra dal titolo Mirabilia ed altri paesaggi curata dal direttore Andrea Alessi. Ben 46 le opere che presenta, di cui 44 realizzate per l’occasione, tutte installate nei sontuosi ambienti della ex sagrestia attigua alla basilica duecentesca.
“Con la parola mirabilia – spiega la Bachis – ho voluto definire il contesto che ospita questa mia esposizione, così ricco di meraviglie, cui ho voluto abbinare altri paesaggi, ovvero il mio sguardo sulla contemporaneità, il mio omaggio all’arte e a questo territorio. Dunque Mirabilia ed altri paesaggi è prima di tutto un viaggio nelle bellezze artistiche della nostra terra con uno sguardo rispettoso al passato. Non solo però. In quel luogo, che per secoli è rimasto inaccessibile al mondo esterno, protetto dalle spesse mura della clausura, cui era possibile guardare solo attraverso piccole feritoie, ho immaginato delle aperture verso l’esterno dove si vede un paesaggio sconfinato e libero. Una visione verso il resto del mondo dunque, ma anche una sorta di specchio che offre l’opportunità di riflettere su ognuno di noi”.
“La Bachis – secondo Andrea Alessi – aveva un compito molto difficile: far coesistere generi molto distanti tra loro in un ambiente angusto e molto connotato come quello della pinacoteca. Partendo da questi presupposti è riuscita, senza stravolgerlo, a trasformare lo spazio museale in un’autentica esperienza estetica cui non sono preclusi approfondimenti e riflessioni, frutto del suo sguardo profondo e lucido sulla società attuale. L’artista tra le più valenti e promettenti che abbiamo nel panorama contemporaneo italiano e non solo italiano – continua lo storico dell’arte – espone con cura le sue creazioni abbinando il contemporaneo all’antico in un sapiente gioco di rimandi e suggestioni che danno vita ad un interminabile fil rouge che lega l’attualità alla storia. Dunque, percorrendo gli ambienti, tra gli splendidi arredi liturgici, le tele e le tavole che arricchiscono il già cospicuo corpus della pinacoteca, retaggio di un passato mai pago di regalare bellezza, si apprezza ancor più il contemporaneo. Sono felicemente sorpreso – ribadisce il curatore – non tanto dalla cura maniacale della professionista, ma dall’amore, dalla passione e dall’umiltà della persona che si approccia al contemporaneo con un’attenzione e una sensibilità davvero encomiabili nei confronti della tradizione e della nostra storia. Mirabilia ed altri paesaggi – conclude Alessi – è prima di tutto una grande occasione offerta a tutti noi per apprezzare il bello in tutte le sue forme, ma anche per riflettere sull’attualità”.
Lidia Bachis è nata a Roma nel 1969. Il suo lavoro prevalentemente pittorico si sviluppa tra l’espressione iconica e il testo artistico, attraverso il dipinto, il video, l’oggetto. In Italia, oltre che alla Biennale, ha esposto tra l’altro al Museo di arte contemporanea di Roma e al Museo dei Fori imperiali.

