Giovedi 22 ottobre, in strada Bagni, nei pressi delle Terme, dalle 16 alle 18.30 la Rete anti-tratta Tuscia organizza un presidio per la Giornata europea contro la tratta.
La tratta è uno dei crimini più seri al mondo e una grave violazione dei diritti umani. La tratta e il grave sfruttamento sessuale e lavorativo sono una insostenibile lesione della dignità delle persone; riguardano esseri umani di vari Paesi, costretti a subire violenze, ricatti e umiliazioni; solo in Europa sarebbero circa un milione le persone sospette vittime di tratta e/o di grave sfruttamento. Sono numeri impressionanti che denunciano il grave squilibrio tra Nord e Sud del mondo oltre a essere un enorme business per le reti criminali transnazionali.
“I progetti anti-tratta – dice la Rete viterbese – entrano in contatto e assistono complessivamente circa 10.000 persone, di queste oltre 1.000 entrano in un programma di assistenza e protezione come vittime di gravi reati; lo sfruttamento nell’ambito sessuale, lo sfruttamento lavorativo, l’accattonaggio forzato e le economie illegali forzate (spaccio e furti) sono fenomeni di grande portata il cui contrasto risulta difficile e complesso. La tratta e lo sfruttamento non sono fenomeni circoscritti ad alcune zone dell’Italia meridionale ma riguardano, in forme diverse, tutto il paese e parte dell’Europa. Nel Lazio si stimano più di 28 mila braccianti in condizioni irregolari o di vero e proprio sfruttamento, di questi circa un quarto sono nella provincia di Viterbo; anche il viterbese dunque, e non solo nel settore agricolo, è investito da questo fenomeno contro il quale è necessario l’impegno delle Istituzioni, dei sindacati e delle reti della società civile”.
“Giovedì 22 ottobre – sempre la Rete viterbese – saremo presenti vicino alle Terme con un presidio fisso in cui saranno distribuiti materiali informativi e presidi sanitari anti Covid. Ciascuno dei promotori porterà il proprio contributo di idee e iniziative per combattere la piaga della tratta e del caporalato anche nel territorio della Tuscia”.
Fanno parte della Rete Arci Viterbo, Arci Solidarietà Viterbo, Aucs, Casa diritti sociali Tuscia, Erinna, Flia Cgil, Uila Uil, Usb, L’altro circolo, San Frontières, Caritas, Slow Food, Rete degli studenti medi.