Anche in provincia di Viterbo aziende sempre più in difficoltà a causa dei forti rincari dell’energia elettrica. Di fatto in molti casi questi ingenti pagamenti stanno annullando i ricavi.
“La bomba energetica – commenta il presidente di Confimi Industria, Paolo Agnelli – non riguarderà solo il 2022, ma è iniziata già da diversi mesi, tanto che diversi impianti e intere filiere hanno già fermato la produzione perché non riescono più a rispettare gli accordi economici presi con i clienti. Non siamo autosufficienti a livello energetico e per attuare la transizione ecologica siamo frenati dai ritardi della burocrazia”.
“In particolare – aggiunge il presidente della Federlazio, Silvio Rossignoli – il rincaro delle bollette compromette seriamente gli sforzi che il nostro sistema imprenditoriale sta mettendo in atto per uscire da una crisi pesantissima dovuta agli effetti dalla pandemia. Chiediamo pertanto che le istituzioni mettano al centro dell’attenzione questa emergenza, al fine di studiare misure che possano rendere meno devastante l’impatto dei costi energetici sulla capacità competitività delle nostre imprese”.