La stragrande maggioranza dei sindaci della Provincia dice sì alla riapertura in presenza delle scuole lunedì mattina, decidendo di seguire le indicazioni del ministero e della Regione e rigettando di fatto gli appelli dei dirigenti scolastici, che, numerosi anche nella Tuscia, ritengono che, per fermare l’onda pandemica, sia consigliabile in questa fase la didattica a distanza.
Solo tre primi cittadini, alla luce dei contagi registrati negli ultimi giorni, hanno per adesso deciso invece di emanare ordinanze di chiusura. Si tratta di Luca Giampieri di Civita Castellana, dove gli istituti dovrebbero riaprire il 21, e di Paolo Dottarelli di Bolsena e Luca Profili di Bagnoregio, dove la riapertura è prevista adesso per il 18.
Tutti gli altri, prima di ufficializzare il sì alla riapertura, si sono riuniti oggi pomeriggio in Provincia per decidere una linea comune. All’incontro hanno partecipato anche rappresentanti della Asl e del Provveditorato. “Proprio nella giornata odierna – si legge in una nota – è stata emanata un’ulteriore circolare congiunta tra il Ministero della salute e quello della pubblica istruzione, nella quale vengono prese in esame in modo puntuale le modalità specifiche di contenimento del diffondersi del virus nei plessi scolastici . La scuola è e rimane lo spazio più sicuro. L’andamento della pandemia è sicuramente preoccupante per il diffondersi del contagio che però si manifesta per il 90 % dei casi asintomatico o in forme lievi. Il combinato disposto di questi due elementi ha trovato nell’assemblea dei sindaci, oltre alla volontà di adottare per quanto possibile un atteggiamento unitario sul territorio provinciale, l’assoluta consapevolezza che chiudere le scuole in questa fase non provocherebbe nessun giovamento per il contenimento del Covid. Si è tornati sull’opportunità di sensibilizzare anche la popolazione scolastica sulla necessità di sottoporsi al vaccino. Naturalmente occorre da parte delle amministrazioni comunali, delle istituzioni scolastiche e sanitarie coinvolte un monitoraggio quotidiano il quale consentirà ai sindaci di poter adottare, ove le condizioni sanitarie lo richiedessero, i necessari ed adeguati provvedimenti”.