E’ giallo sulla morte del giovane macedone deceduto domenica scorsa durante una partita di calcetto a Piansano. Il ragazzo, 30 anni, Jajov Adenan, aveva ricevuto due giorni prima la seconda dose del vaccino Pfizer. Naturalmente, non si sa se la disgrazia possa essere realmente ricondotta a ciò, ma nel frattempo sull’accaduto è stata disposta un’inchiesta dalla Procura (pubblico ministero Michele Adragna), che ha aperto un procedimento penale contro ignoti in cui risultano parti offese i familiari del giovane. La salma, dopo l’autopsia eseguita giovedì nel cimitero di San Lazzaro, è partita per la Macedonia dove si trovano la moglie e i due figli piccoli del giovane.
Jajov Adenan era venuto in Italia per lavorare e mandare i soldi a casa, nella speranza di ricongiungersi moglie e figli appena le condizioni economiche glielo avrebbero consentito. Secondo le prime risultanze del medico legale, sembra che in fase di autopsia non siano stati riscontrati danni in nessun organo, oltretutto il giovane non fumava, non beveva, né aveva altri vizi. L’unica sua passione era il calcio.
A presentare la denuncia e a chiedere quindi di verificare la possibile correlazione del decesso con il vaccino è stato l’avvocato Angelo Di Silvio a nome della famiglia, che nel procedimento penale della Procura di Viterbo appare come parte lesa.